La Professoressa Ester Macrì dell’Università degli studi di Firenze presenta il tema del Work-Life balance, cioè dell’equilibrio tra tempo libero e lavoro.
La vita di oggi – spiega la Docente – è un continuo bilanciamento tra le varie sfere nelle quali siamo “catapultati”. Si parla quindi di “work-life balance”, cioè di bilanciamento vita-lavoro, di come ognuno di noi si può districare tra vari ambiti della propria esistenza. Questo bilanciamento diventa sempre più faticoso un po’ a causa della pandemia, che ci ha in qualche modo abituati a lavorare da casa, non solo con lo smart working ma a utilizzare l’ambiente domestico – che prima era un ambiente neutro, libero dal lavoro – per lavorare; quindi il lavoro è entrato nelle case ed è andato a “mangiarsi” quel tempo che prima era il tempo libero non impegnato dal lavoro.
Questo processo è esacerbato dal fatto che ognuno di noi è sempre più o meno reperibile e connesso, sia col cellulare ma anche tramite le email, e quindi ognuno di noi è sempre a disposizione per emergenze. Quello che prima però era emergenza oggi rischia di diventare quotidianità, per cui in ogni momento della propria giornata si è reperibili e si è tenuti magari a rispondere a un messaggio, a un’email di lavoro.
A questo punto il mondo del lavoro il mondo della vita privata si vanno a interconnettere e si può creare nel lavoratore un grande stress, una mancanza di equilibrio, di serenità. Attualmente, perciò, sono le aziende stesse a rendersi conto di questo problema e ad accettare di bilanciare bene i tempi dei lavoratori: un’azienda che vuole curare il benessere del proprio lavoratore sta molto attenta a non intaccare la sfera privata, la sfera che deve rimanere “incontaminata” senza essere assalita dal lavoro. In questo modo se ne beneficia sia in termini di benessere sia in termini di produttività.