Il professor Alberto Banfi, Professore ordinario di economia degli intermediari finanziari nella Facoltà di Scienze Bancarie Finanziarie dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, illustra il concetto di “Safety Net”, ovvero “Rete di Salvataggio”.
In economia di parla di Safety Net nell’ambito bancario, perché le banche sono delle imprese, delle imprese che hanno un rapporto diretto con le altre imprese ma soprattutto con i depositanti, quindi devono garantire sempre la massima fiducia.
Per questo le autorità di vigilanza delle varie economie dei vari paesi prevedono una rete di salvataggio, che si esplica secondo due fondamentali, sostanziali attività.
- Da un lato è previsto un sistema di garanzia dei depositi per cui, qualora una banca in qualche modo fosse in difficoltà, i depositanti sanno di poter contare su una rete di salvataggio che consente loro, attraverso fondi di garanzia dei depositi, di non perdere i propri soldi; quindi questa è una prima importante garanzia.
- L’altra importante garanzia è il cosiddetto accesso al credito di ultima istanza, che in effetti garantisce una banca: se una banca è in difficoltà o tende a essere in difficoltà sa di potersi rivolgere all’autorità di vigilanza – nel caso specifico la Banca Centrale Europea se fosse una banca italiana – la quale può intervenire dando un credito di ultima istanza, così chiamato perché nessun altro lo ha dato a quella banca, per superare quella fase di difficoltà.
Quindi nell’ambito della vigilanza e della tutela dei soggetti che hanno a che fare con le banche, Safety Net dà due strumenti: una garanzia dei depositi che sono presso la banca per quanto riguarda i depositanti, e una garanzia della banca stessa che qualora avesse delle difficoltà può rivolgersi all’autorità centrale, alla Banca Centrale, per ottenere dei finanziamenti. Questo è molto importante, oltre a tutte le altre regole di vigilanza, per fare in modo che aumenti ulteriormente la fiducia dei cittadini nei confronti dei sistemi bancari.