Il Professor Alberti Banfi, Professore ordinario di economia degli intermediari finanziari nell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, illustra il concetto di Recessione.
In economia – spiega il Professore – per “recessione” si intende quella particolare situazione macroeconomica per cui all’interno di una realtà (pensiamo a un paese, una nazione ecc.) l’attività produttiva risulta essere inferiore a quello che è il potenziale di quella realtà, di quel paese.
Per capire il concetto di recessione partiamo dal contrario, cioè quando invece non parliamo di una diminuzione della capacità produttiva ma parliamo della situazione normale o addirittura di crescita economica. Si parla quindi di crescita economica quando all’interno di un paese la capacità produttiva è elevata, cresce perché si utilizzano al meglio le risorse, che sono quindi legate all’occupazione, all’utilizzo dei macchinari e anche all’utilizzo del credito.
Quindi, tornando alla recessione, se all’interno di un paese la produzione complessiva di beni e servizi tende a ridursi, perché non sfrutta al massimo le proprie potenzialità, comincia allora a manifestarsi un problema. Questo problema diventa recessione quando ad esempio si prende come indicatore il Prodotto Interno Lordo, che misura per una economia la sua capacità produttiva per quanto riguarda beni e servizi: se per almeno due trimestri consecutivi il Prodotto Interno Lordo diminuisce rispetto al trimestre precedente, allora – dicono gli economisti – questo è un segnale di recessione. Ciò vuol dire che l’economia non sta andando così tanto bene, cioè non vi è sicuramente crescita perché il Prodotto Interno Lordo diminuisce.
Quanto può durare una recessione? Non bisogna confondere il concetto di “recessione” con il concetto di “depressione” perché questa è una cosa completamente diversa: la recessione è un fatto relativamente contingente, cioè se abbiamo 1, 2, 3 trimestri di situazione un po’ anomala di discesa della produzione complessiva ma poi segue una ripresa economica dalla recessione si esce. Diverso è il concetto di depressione: gli economisti considerano depressione quando questo fenomeno di diminuzione del PIL dura anche per 3-4 anni, quindi il fenomeno è decisamente più grave.
Ma torniamo alla recessione: come si fa a uscire da una recessione? È evidente che bisogna aumentare la capacità produttiva. A questo scopo vi possono essere varie soluzioni. Le due più ricordate sono: o c’è una riduzione dei tassi di interesse, e quindi è più facile accedere al credito per cui le imprese per avere finanziamenti pagano di meno e quindi riescono ad avere una riduzione dei costi; oppure c’è un intervento pubblico, quindi aumenta la spesa pubblica, aumentano le forme di sovvenzione per favorire la ripresa economica.
Fondamentale, però, è distinguere la recessione, che è un fatto relativamente contingente, dalla depressione, che invece qualcosa di molto più strutturale.